L’anko è una famosissima e dolcissima marmellata giapponese ottenuta dai fagioli azuki. Si, proprio dai fagioli.

Il sapore dei fagioli azuki, molto diffusi in Asia, è dolciastro e dunque si prestano molto bene alla preparazione di confetture e di altri dolci. Questa particolare marmellata, chiamata appunto Anko, è uno degli ingredienti fondamentali della pasticceria tradizionale ed è per questo che è molto utilizzata nella cucina giapponese, sia come condimento extra sui gelati, sia come vero e proprio ripieno per dolci.

Ecco alcuni dei dolci in cui si usa il l’anko come ripieno:

  • daifuku: il suo significato è “grande fortuna” ed è composta da piccoli mochi (ovvero, un tortino di riso glutinoso) farcito con la marmellata anko
  • taiyaki: torta giapponese a forma di pesce con ripieno di anko
  • dorayaki: due frittelle tra le quali viene spalmato l’anko

Gran parte delle pietanze presenti nella cucina giapponese sono diventati famosi in Occidente attraverso i manga e i cartoni animati, e i dorayaki sono un esempio eclatante: Doraemon è un famoso gattone blu ghiottissimo dei dolci dorayaki.

L’anko può essere preparato in due modi: nella versione Koshian, ovvero perfettamente amalgamata e omogenea, e nella versione Tsubuan, in cui si possono distinguere le forme dei fagioli.

I fagioli azuki sono una ricca fonte di proteine, vitamine, minerali, fibre e carboidrati.
Tutti sanno che i fagioli fanno molto bene alla salute ma c’è sempre da fare attenzione in quanto contengono anche sostanze inibitorie della tripsina, enzima fondamentale nella digestione delle proteine. Infatti, se si mangiano legumi cotti male oppure senza accompagnarli ad alcun tipo di carboidrati, può succedere che le loro proteine non vengano assimilate dal nostro corpo ma piuttosto ne viene inibito l’assorbimento anche delle altre sostanza nutrienti.

Insomma, per chi non ha ancora avuto modo, non resta che provare questi strani ma buoni dolci giapponesi!

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